Nel volume sono pubblicati, con l'introduzione introduzione, gli atti dell'accademia Imbimbo. |
Presentazione di Giuseppe D'Elia; Premessa di Adolfo De Rienzi; Bruno Figliuolo-Francesca Trapani, La spedizione di Federico d’Aragona contro i baroni ribelli; Giuseppe Celeste, La professione notarile all’epoca del notaio Giacomo Carrano; Arturo Didier, La società del Vallo di Diano alla fine del secolo XV; Amalia Galdi, Un fuoco ribatté e respinse un altro fuoco il culto di san Cono e l’assedio di Diano del 1497; Emilia Alfinito, La produzione scultorea in epoca rinascimentale nella città di Teggiano e nel Vallo di Diano; Antonio Braca, Fondazione e patrimonio artistico del convento della SS. Pietà di Teggiano fra XV e XVI secolo; Paolo Carrano, Gli atti di notar Giacomo Carrano; Patricia Osmond, Pomponio Leto e Diano: un’eredità ambivalente; Giancarlo Abbamonte, Il ruolo socratico di Pomponio Leto nella vita culturale alla fine del Quattrocento; Mario Ascheri, Dai Malavolti ai Malavolta: una grande famiglia da Siena a Teggiano; Francesco Storti, «Se non haveremo lo modo vincerla con lancie et spate, la vinceremo con zappe e pale». note e riflessioni sulle tecniche ossidionali del secolo XV; Sylvie Pollastri, Les terres des feudataires rebelles; Francesco Senatore, Conclusioni; Indice dei nomi |
Molti comuni del Meridione hanno storia e reperti archeologici plurimillenari, alcuni una documentazione archivistica di tipo seriale, altri un notevole patrimonio artistico, tutti una serie di tradizioni le cui origini si perdono nella notte dei tempi; fatte le dovute eccezioni, le loro vicende storiche sono completamente sconosciute o sono state ricostruite da studiosi locali, i quali, in molti casi, per nobilitare il campanile, hanno deformato la realtà. Il lavoro, realizzato con la collaborazione di 22 specialisti, vuol far conoscere una piccola parte del patrimonio storico-artistico-culturale del Meridione. |
Attraverso una ricca documentazione archivistica sono presentati i fenomeni artistici e culturali di un'epoca e vengono riscoperti artisti dimenticati. |
Negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento Salerno fa registrare una rapida crescita industriale. A questo sviluppo segue però nei decenni successivi un radicale ridimensionamento. Il saggio prende in esame i quattro tipi di impresa - pubblica, settentrionale, straniera e autoctona - protagonisti del fenomeno e dimostra come siano soprattutto le imprese autoctone, grazie al radicamento nel territorio e alla loro caratteristica di aziende familiari, a saper resistere ed eventualmente a continuare a crescere nei periodi di difficoltà. |
Si ricostruisce la genealogia della famiglia dominante di Buccino bassomedievale. |
E’ la ristampa, parzialmente riveduta e corretta,
Il 1799 nel Vallo di Diano e dintorni
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